Alla Scoperta dell’Olio Essenziale di Finocchio Dolce tra Chimica e Storia

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Alla Scoperta dell'olio essenziale di Finocchio dolce tra Chimica e storia

Appartenente alla famiglia delle Apiaceae (Umbrellifere), il Finocchio (pianta e semi) è utilizzato sin dai tempi più antichi a scopi culinari e medicinali, tante sono le sue virtù medicamentose. L’olio essenziale che utilizziamo in aromaterapia lo ricaviamo dai semi della varietà dolce, preferibile rispetto alla varietà amara perchè presenta un profilo chimico più sicuro e meno tossico.

Ma da cosa è costituito l’OE di Finocchio dolce? L’Olio essenziale di Finocchio dolce rappresenta sicuramente una fonte importante di trans-anetolo (anche definito E-anetolo) e metil-cavicolo (eteri fenolici) lo rappresentano per oltre il 70% di quella che è la sua costituzione totale, nonchè fenchone, un chetone. Oltre a ciò ritroviamo una piccola quota di terpeni (monoterpeni).

Un profilo chimico “importante” dunque che ci impone cautela nell’impiego. Sicuramente sconsigliato in gravidanza, in allattamento, nei bambini e nei soggetti epilettici, questo olio essenziale lo riserviamo ad adulti in buona salute.

Usi e Precauzioni dell’Olio Essenziale di Finocchio Dolce

L’olio essenziale di Finocchio contrasta principalmente problematiche di natura digestiva, inappetenza, meteorismo, digestione difficoltosa. Il trans-anetolo infatti stimola le secrezioni salivari, gastriche, intestinali e pancreatiche, facilitando di conseguenza la digestione.

In sinergia ad altri OE come ad esempio un Ginepro e/o un Cipresso esercita un’azione drenante molto interessante. Usalo per breve tempo, mai per periodi continuativi, ricordandoti che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) risultare fotosensibilizzante.

In una base vegetale di olio di Tamanu aggiungi alcune gocce di olio essenziale di Ginepro, Cipresso e Finocchio (mantieniti entro un max del 2-5% di OE totali in OV) quindi esegui dei massaggi linfodrenanti.

In caso di digestione difficoltosa aggiungi 1-2 gocce di olio essenziale di finocchio in malto di riso o sciroppo di agave, quindi sciogli in una tisana lasciata prima leggermente raffreddare. Potresti aggiungere anche 1 goccia di OE di Limone se ne avverti il bisogno. Evita invece di utilizzarlo insieme a olio essenziale di Anice stellato e Coriandolo!

Esercita azione estrogen-like pertanto può aiutare contro problematiche di ciclo mestruale irregolare o assente, ma attenzione il suo utilizzo è fortemente sconsigliato alle donne che hanno un trascorso di tumore ormono-dipendente!

Sapevi che l’anetolo possiede un potere dolcificante 13 volte maggiore del saccarosio???? Nell’antica Roma il finocchio veniva utilizzato per mascherare odori e sapori poco gradevoli, soprattutto del vino di pessima qualità. In questo modo il bevitore inesperto era facilmente ingannato.

Al tempo ovviamente non si sapeva che a far da “coprente” era l’anetolo. Oggigiorno lo sappiamo bene e l’anetolo viene largamente impiegato dall’industria agro-alimentare come aroma. Come dire .. rende le cose buone anche quando lo sono meno 😉

Biografia di Alessandra Pagnoni

Mamma di Federico e Sofia, Biotecnologo di formazione, divulgatore scientifico, insegno e racconto di Aromaterapia e oli essenziali. Impegnata da anni nella formazione presso enti privati, Science CopyWriter e Web Content per la GN Web Design. Founder of AromaScience.

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