Origano Cubano: Viaggio alla scoperta di un Origano che Origano non è!

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ORIGANO CUBANO

Plectranthus amboinicus o anche Coleus amboinicus il suo nome botanico, che ci fa immediatamente comprendere come botanicamente parlando siamo lontani da un vero Origanum. Eppure tra i suoi nomi comuni lo citiamo come l’ORIGANO CUBANO. ORIGANUM e COLEUS due generi distinti dunque. Il primo ampiamente conosciuto in aromaterapia, il secondo decisamente meno. E proprio dell’Origano cubano discorriamo questo pomeriggio tentando di comprendere come mai NON sia possibile per il momento commercializzare il suo OE.

L’olio essenziale di Origano cubano, proprio come un vero Origanum risulta costituito da una elevata quota di CARVACROLO, percentuale incredibilmente VARIABILE!!! Stime parlano di un 40-50% mediamente, che può facilmente salire ad un 90% della sua chimica totale! Percentuali fortemente influenzate da fattori diversi, tra i quali il momento della raccolta, lo stoccaggio, l’habitat, il processo di distillazione. Certamente la quota rilevante di CARVACROLO giustifica il rimando olfattivo all’origano.

Con una chimica così variabile l’olio essenziale di Plectranthus amboinicus non trova rilevanza in Aromaterapia

Esiste uno studio particolarmente interessante che puoi trovare qui, che ha cercato di fare chiarezza sulla CHIMICA ancora poco chiara dell’olio essenziale di Plectranthus amboinicus, che commercialmente fatica a ritagliarsi un proprio spazio. D’altronde la conoscenza dell’esatta composizione chimica di un olio essenziale è fondamentale per una sua corretta applicazione. Per arrivare dunque a controllare i componenti e la resa in OE della pianta, è necessario standardizzare le condizioni di coltivazione e le procedure di raccolta e post-raccolta. Standard che attualmente ancora non sono applicati per questa specie botanica.

Quando le percentuali di CARVACROLO scendono intorno ad una % ottimale di un 35-40%, sale la quota di SESQUITERPENI, in particolare p-cimene, γ-terpinene, β-cariofillene, .. Un olio essenziale di Plectranthus amboinicus così composto risulterebbe l’optimum in aromaterapia. Ma la sua chimica è al momento incredibilmente variabile e poco o per nulla standardizzata!

Plectranthus amboinicus: una specie medicinale nelle aree endemiche

Ampiamente diffuso in tutti i paesi tropicali, l’Origano Cubano si racconta sia molto utilizzato nel trattamento di malattie quali asma, micosi superficiali, tosse, raffreddore, febbre e disturbi dell’apparato digerente. In alcune aree del globo dove questa specie botanica è endemica o naturalizzata, come il Brasile, l’Origano cubano è una specie medicinale utilizzata nel trattamento di diverse problematiche tra le quali infiammazioni e addirittura cancro.

A tal proposito su PubMed puoi trovare uno studio che ne ha indagato le attività antinfiammatorie e antitumorali dell’estratto idroalcolico di foglie di Plectranthus amboinicus nel tentativo di determinare se gli usi medicinali fossero supportati da evidenti effetti farmacologici. I risultati sono stati particolarmente incoraggianti. Ma molto ancora è da indagare.

Al di là di quelli che sono gli usi medicinali, nelle regioni in cui è facile reperirla, le foglioline di Plectranthus amboinicus sono ampiamente utilizzate in cucina come sostituto dell’origano comune. Il profumo che emana unito al gusto – un mix si narra tra un origano classico, una menta e un timo – dona gusto e sapore unici ai piatti.

Altri nomi comuni noti per questa specie botanica appartenente alla stessa famiglia di Mente, Timi, Origano, Salvia, Lavanda e via discorrendo, ovvero le LAMIACEAE, includono Borragine indiana, Timo francese, Menta indiana, Origano messicano, Menta messicana.

E tu conoscevi questa specie botanica?

Biografia di Alessandra Pagnoni

Mamma di Federico e Sofia, Biotecnologo di formazione, divulgatore scientifico, insegno e racconto di Aromaterapia e oli essenziali. Impegnata da anni nella formazione presso enti privati, Science CopyWriter e Web Content per la GN Web Design. Founder of AromaScience.

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